A.I.A. Castellammare di Stabia

In vista della celebrazione dei novanta anni di  storia  della nostra sezione, ci siamo fatti raccontare un aneddoto o un episodio di vita vissuta in campo associativo arbitrale dagli "arbitri senatori" che in gergo tecnico la nostra associazione riconosce con la qualifica di arbitro benemerito.

Oreste ALFANO, quarto presidente ad aver ricoperto la massima carica sezionale per ben tredici anni; nel 2016 è stato insignito della stella di bronzo per meriti sportivi da parte del CONI.

Più che raccontare un aneddoto o un episodio, a me va di esprimere un pensiero soprattutto per quel che concerne il ruolo dei dirigenti della sezione, specialmente poi per quel che concerne il ruolo del presidente, soprattutto sotto l'aspetto umano.

Lo scopo che mi sono sempre prefissato ma credo che sia quello di tutti i nostri dirigenti, è quello di costruire prima l’uomo e poi l’arbitro, cosa essenziale!

La soddisfazione più grossa della mia vita è quando incontro ragazzi che non fanno più parte della nostra associazione ma che occupano posti di grossa responsabilità nella vita sociale, è soprattutto una soddisfazione a livello personale ma anche a livello della nostra associazione - che in questo contesto così difficile come quello stabiese, riusciamo a trovare il tempo e le capacità per poter immettere nella società ragazzi sani che hanno dei principi e li dimostrano nel tempo, ed è questo l'aspetto essenziale, quello sportivo secondo la mia opinione è secondario.

Se qualcuno mi dice, tu che cosa dici se io ti dico AIA?

Io dico famiglia, dico rispetto, dico rispetto soprattutto delle regole che è la base essenziale per poter vivere in questa società, cerchiamo di fare da esempio ma credo che siamo un esempio sul nostro territorio stabiese, della penisola sorrentina e di tutta la nostra giurisdizione, siamo un esempio di rettitudine al di là di qualsiasi considerazione che possono fare gli altri.

Più volte, è capitato di alcuni genitori che hanno portato i propri figli spingendoli a fare il corso arbitri, sostenendo che è grosso motivo di crescita e divenire uomini, ma soprattutto imparare a rispettare le regole, questa è una soddisfazione grossissima per tutti quanti noi non solo per me, conclude Alfano.

 

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