A.I.A. Castellammare di Stabia

A cura di Camillo Amarante

 

Un evento a tutti gli effetti tanto singolare quanto storico quello che ha visto protagonista il giovane arbitro Carmine Sergio della sezione Aia di Castellammare di Stabia a disposizione dell’OTS.

Una designazione suggestiva ed affascinante, in questo caso non per l’aspetto tecnico della gara, bensì perché questa passione si tramanda ormai da ben tre generazioni, quella per l’arbitraggio, diventa in questo caso una questione di famiglia.

Carmine ha esordito nella gara tra Virtus Junior Napoli e Real Stabia, categoria Giovanissimi a Casola di Napoli, accompagnato per l’occasione da un Tutor speciale, il nonno Oreste Alfano, già presidente della Sezione di Castellammare per ben quindici anni ed ex componente del CRA Campania per otto anni nella veste di Organo Tecnico e cinque dei quali ricoprendo anche il ruolo di Vice Presidente CRA.

Oggi Oreste è tornato in Sezione dove attualmente ricopre l’incarico di Organo Tecnico Sezionale e Componente del Consiglio Direttivo e trasmette la sua esperienza agli osservatori sezionali e alle giovani leve. Oreste è stato insignito della stella di bronzo per meriti sportivi dal Coni ed ha conseguito inoltre la qualifica di Arbitro Benemerito.

Allo stadio per l’occasione c’era pure Pasquale, papà di Carmine, attualmente Componente della Procura Arbitrale in funzione alla sua professione di avvocato. La carriera di Pasquale lo ha visto protagonista come assistente arbitrale fino in Can D per passare poi a ricoprire il ruolo di osservatore arbitrale.

Carmine è uno studente del liceo classico, ha diciassette anni ed ha conseguito l’abilitazione all’attività arbitrale in seguito al corso dello scorso anno, corso diretto proprio da suo nonno Oreste Alfano.

Avere in famiglia due figure di indiscusso valore umano ed arbitrale è senza dubbio motivo di orgoglio, ma anche una spinta ulteriore a voler raggiungere importanti traguardi seguendo i preziosi consigli e poter crescere, continuando su quella strada già tracciata dalla passione in comune.

L’esordio di Carmine è il prosieguo di un amore quello per il calcio e per l’arbitraggio che non conosce limiti, un unico filo condutture capace di legare le persone in un legame che va oltre quello di sangue.

“Un giorno storico - ha commentato il presidente Giuseppe Scarica – in cui viene fuori la vera essenza dell’associazione tramandata in famiglia di generazione in generazione, auguro a Carmine di togliersi grandi soddisfazioni dal punto di vista arbitrale ma con la guida che ha in famiglia, sono certo che saprà raccogliere grandi risultati”

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